Micktrik написал(а):А в Барджелло хотели попросить найти портрет молодого Данте - у нас как-то не получалось.
Данте здесь. Фотографировала нелегально, поэтому изображение нечёткое.
Micktrik написал(а):Нас устроит и словесное описание
Словесное нашлось на итальянском.
“Fu adunque questo nostro poeta di mediocre statura, e, poi che alla matura età fu pervenuto, andò alquanto curvetto, e era il suo andare grave e mansueto, d'onestissimi panni sempre vestito in quell'abito che era alla sua maturità convenevole. Il suo volto fu lungo, e il naso aquilino, e gli occhi anzi grossi che piccioli, le mascelle grandi, e dal labbro di sotto era quel di sopra avanzato; e il colore era bruno, e i capelli e la barba spessi, neri e crespi, e sempre nella faccia malinconico e pensoso”[1]. Così nel Trattatello in laude di Dante Giovanni Boccaccio, che pure non lo aveva conosciuto di persona, restituisce efficacemente l’immagine dell’ultimo Dante, sul cui aspetto fisico avrà attinto notizie attendibili a Ravenna da persone che avevano avvicinato e conosciuto l’esule fiorentino. E le affermazioni di Boccaccio riguardo alla statura, alla figura e all’aspetto del volto del poeta non furono smentite neppure dalle ricognizioni effettuate nel 1865 e nel 1921 sulle ossa di Dante. Ulteriori conferme alla sostanziale attendibilità di questa descrizione vengono dal confronto con i due più antichi ritratti, entrambi postumi, di Dante: quello dipinto nel 1337 nella cappella di S. Maria Maddalena nel Palazzo del Bargello a Firenze e attribuito alla bottega di Giotto, in cui compare un uomo giovane con i tratti fisionomici indicati dal Boccaccio, cioè il naso pronunciato, benché non propriamente adunco, e il labbro inferiore prominente; e quello, assai simile, recentemente restaurato e risalente alla fine del XIV secolo, affrescato nel fiorentino Palazzo dell’Arte dei Giudici e Notai. Due immagini e una descrizione coerenti tra loro e che, se pure non restituiscono il “vero volto di Dante”, forniscono però una chiara indicazione sulla sua iconografia trecentesca.
http://www.internetculturale.it/opencms … nt/a2.html